Il Cappero di Pantelleria, ha avuto quest’anno un grande riconoscimento storico , grazie all’iniziativa della società “Bonomo e Giglio”, operante nel territorio già dal 1949, che ha realizzato il Museo del Cappero in locali storici dove emerge tutta la storia di un’isola che ha sempre affidato alla terra l’unica fonte di sostegno.
Un percorso emozionale all’interno del museo che, grazie a video, foto storiche e reperti, consente ai visitatori di entrare nella vera anima dell’isola e conoscere le varie fasi di lavorazione e produzione del cappero. Tutto, dai reperti agli attrezzi agricoli ritrovati nei dammusi rurali, rende chiara l’idea del lavoro umano legato alla terra. Una terra vulcanica che riesce a sostenere le coltivazioni, grazie all’umidità che si deposita sui muretti a secco che recintano ogni proprietà e dove spesso il Cappero si arrampica nei mesi estivi siccitosi per sostenersi. Emerge nel Museo tutta la storia di un’isola fortemente legata alla terra da cui ogni generazione per secoli ha tratto il suo sostegno, creando un paesaggio che sicuramente determina la grande bellezza di Pantelleria.
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